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LA MORTE E IL MORIRE - LA PRATICA DI TONGLEN - COMA E STATO VEGETATIVO - NEUROSCIENZE
LA MORTE E IL MORIRE - LA PRATICA DI TONGLEN - COMA E STATO VEGETATIVO - NEUROSCIENZE

COMA E STATO VEGETATIVO


La Repubblica: Uomo in stato vegetativo da 12 anni comunica con i medici: "Non soffro"

(La Repubblica, 2012)


Corriere della Sera: In stato vegetativo da dodici anni risponde a una domanda dei medici

(Corriere della Sera, 2012)

LA MORTE E IL MORIRE - LA PRATICA DI TONGLEN - COMA E STATO VEGETATIVO - NEUROSCIENZE

NEUROSCIENZE


Vittorio Gallese: Dai neuroni specchio alla consonanza intenzionale

(Rivista di Psicoanalisi, 2007)

Vittorio Gallese, docente di Fisiologia all'Università degli Studi di Parma, Neuroscienziato cognitivo, è stato uno degli scopritori dei neuroni specchio. I neuroni specchio sono cellule motorie del cervello che si attivano durante l'esecuzione di movimenti finalizzati a uno scopo, ma anche osservando gli stessi movimenti eseguiti da altri individui. Pertanto i Neuroni Specchio ci permettono di sintonizzarci sulle emozioni e sulle intenzioni degli altri. Guarda il video.


Dalai Lama: La scienza al bivio. Neuroscienze e tradizione contemplativa buddhista

(Terra Nuova Edizioni, 2011)


HeartMath Institute ha messo in luce il ruolo del cuore nella regolazione del sistema nervoso autonomo e nell'influenzare l'esperienza emotiva: Le ricerche di HeartMath Institute.

(HeartMath Institute, 2014)


La connessione sociale e la compassione: The Power & Science of Social Connection: Emma Seppälä TEDx

(TEDx Talks, 2014)

Dalla nascita della psicologia moderna si è data molta importanza alla connessione umana positiva in funzione della salute, il benessere, la longevità e addirittura della sopravvivenza. Infatti, la connessione sociale è vista come un bisogno psicologico primario e un fattore motivazionale essenziale per lo sviluppo umano.

Si è visto che coloro che hanno una scarsa connessione sociale hanno anche una debole capacità di regolazione delle emozioni. Di contro, si è scoperto che la buona connessione sociale permette alle persone di regolare meglio le proprie emozioni e mantenere il loro buon stato di salute proprio aiutando gli altri.


Eric S. Kim, Sara H. Konrath: Il volontariato può migliorare lo stato di salute di chi lo pratica

(Social Science & Medicine, 2016)

Svolgere attività di volontariato aiuta a creare legami, a sentirsi parte di un gruppo e quindi a rompere la solitudine che è alla base di situazioni di stress e malessere: la connessione sociale accresce il benessere e la salute.


Fare volontariato fa bene: Rapporto annuale Istat 2018

(, 2018)


Daniela Muggia: Vivere con la malattia

(Gente Sana, 2019)

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